Apocalisse 18




Apocalisse 18 – La Caduta della Babilonia Commerciale

A. Annuncio della caduta di Babilonia.

1. Introduzione: si tratta della stessa Babilonia descritta nel capitolo 17?

a. Gli studiosi attenti vedono la questione in modi diversi. Alcuni indicano due manifestazioni di Babilonia, una religiosa e una commerciale o materiale. Altri, invece, vedono le due come una, entrambe giudicate allo stesso momento.

b. Ci sono somiglianze chiare tra le descrizioni di Babilonia in Apocalisse 17 e Apocalisse 18. Entrambe sono soggette al governo dell’Anticristo e hanno delle regine al comando; entrambe sono piene di bestemmia; entrambe odiano i santi e ne versano il sangue; entrambe sono associate a re nella fornicazione; ed entrambe sono sotto il giudizio e vengono distrutte.

c. Tuttavia, ci sono anche delle differenze importanti:

Babilonia Religiosa (Apocalisse 17)

·Simbolo: La meretrice.

·Identificata con Roma (entroterra).

·Donna, prostituta, madre.

·Rea di abominazioni religiose.

·Distrutta da un potere politico che in precedenza la supportava.

Babilonia Commerciale (Apocalisse 18)

·Simbolo: La grande città.

·Identificata con una città portuale (costiera).

·Dimora, grande città, centro commerciale.

·Rea di avidità e intemperanza.

·Distrutta da un atto improvviso di Dio.

d. A mio avviso, è meglio vederle come intrecciate, anche se in qualche modo distinte. La Babilonia religiosa di Apocalisse 17 viene giudicata a metà dei sette anni di Tribolazione. La Babilonia commerciale viene giudicata alla fine di quel periodo.

i. Una simile ampiezza nelle profezie non dovrebbe sorprenderci. Osserviamo ciò che dice l’Antico Testamento riguardo alla prima venuta del Messia:

·Michea disse che il Messia sarebbe venuto da Betlemme (Michea 5:2).

·Osea disse che il Messia sarebbe venuto dall’Egitto (Osea 11:1).

·Malachia disse che il Messia sarebbe venuto al tempio (Malachia 3:1).

·Zaccaria disse che il Messia sarebbe venuto in Sion (Zaccaria 9:9).

·Isaia disse che il Messia sarebbe venuto in Galilea (Isaia 9:1-2).

ii. Quale di queste affermazioni è vera? Lo sono tutte. Perciò, non è per niente strano dire: “Babilonia sta cadendo” e intenderlo in due modi (Babilonia religiosa e Babilonia commerciale) in due momenti diversi (a metà della Grande Tribolazione e alla fine della Grande Tribolazione).

e. Questo passo riflette bene lo stile delle profezie veterotestamentarie riguardo alla distruzione di città malvagie. Due esempi di ciò sono Babilonia (Isaia 13-14, Isaia 21 e Geremia 50-51) e Tiro (Ezechiele 26-28).

i. “Giovanni ha colto lo spirito dei canti profetici che parlano di rovina.” (L. Morris)

2. La Babilonia di Apocalisse 18 è una città letterale o simbolica?

a. Alcuni hanno pensato che si tratti di una futura ricostruzione di Babilonia sulle sponde del fiume Eufrate in Medio Oriente. Nell’odierno Iraq, quella zona è arida e desolata.

i. Molti anni fa Saddam Hussein fu chiaro riguardo al proprio desiderio di far risorgere dalle rovine la città di Babilonia in tutta la sua gloria. Ovviamente non ci riuscì, ma è plausibile che la ricostruzione di Babilonia faccia diventare la città un centro economico mondiale, soprattutto se si considerano le ricchezze provenienti dal petrolio mediorientale. Finora, però, né Hussein né nessun altro leader sono riusciti nell’intento di realizzare il sogno di una nuova Babilonia.

b. Ma, con ogni probabilità, la Babilonia commerciale è simbolica tanto quanto quella religiosa. “Mentre il Signore era su questa terra, parlò del grande odio che ‘il mondo’ aveva per Lui e per i Suoi (Giovanni 15:18-19). Che cos’è questo mondo se non un insieme di religione, governo e commercio? In altre parole, Babilonia in ogni sua parte rappresenta ciò che Cristo chiamava ‘il mondo’.” (Barnhouse)

i. “Nella raffigurazione della distruzione di una città (simbolica), egli descrive il giudizio di Dio sul grande sistema satanico di malvagità che ha corrotto la storia della terra.” (Johnson)

ii. “Nel capitolo 18, il contesto sembra indicare che Babilonia sia vista nel suo carattere politico ed economico, piuttosto che nel suo aspetto religioso. (Walvoord)

3. (1-3) Annuncio dell’angelo glorioso.

Dopo queste cose, vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande potestà; e la terra fu illuminata dalla sua gloria. Egli gridò con forza e a gran voce, dicendo: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata una dimora di demoni, un covo di ogni spirito immondo, un covo di ogni uccello immondo ed abominevole. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell’ardore della sua fornicazione, i re della terra hanno fornicato con lei e i mercanti della terra si sono arricchiti a motivo del suo sfrenato lusso».

a. Illuminata dalla sua gloria: Questo angelo, che Giovanni vede scendere dal cielo, è “appena” uscito dalla presenza di Dio e per questo risplende. “È venuto così di recente dalla Presenza (di Dio) che, passando, getta un ampio fascio di luce sulla terra buia.” (Swete)

i. “Non è importante se con questo angelo intendiamo Cristo o un angelo creato; la descrizione concorda con Cristo e potrebbe anche concordare con una creatura angelica.” (Poole)

ii. “L’espressione ‘un altro’ (gr., allon) rende ben chiaro che si tratta di un angelo dello stesso tipo dell’angelo di 17:1.” (Walvoord)

b. È caduta, è caduta Babilonia la grande: Egli annuncia che Babilonia è caduta, caduta, frase “ripetuta come un solenne lamento dei dannati.” (Robertson)

c. È diventata una dimora di demoni: Un triste destino per una città un tempo grande. Si tratta di “un’immagine profetica di assoluta desolazione, in cui le orgogliose conquiste dell’uomo diventano il rifugio demoniaco di creature immonde e orribili.” (Mounce)

d. Suo sfrenato lusso: Il peccato di Babilonia non era solo l’idolatria (a cui si fa riferimento con il termine fornicazione), ma anche l’orgoglio, l’avidità e il possesso egoistico delle ricchezze.

4. (4-5) Chiamata per il popolo di Dio a separarsi da Babilonia.

Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe, perché i suoi peccati si sono accumulati e sono giunti fino al cielo, e Dio si è ricordato delle sue iniquità».

a. Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati: È inconcepibile che un figlio di Dio possa far parte della Babilonia religiosa (anche se alcuni elementi possono insinuarsi). Ma la Babilonia commerciale, con il suo richiamo materialistico, è una minaccia costante da cui guardarsi.

b. Affinché… non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe: L’avvertimento è rivolto ai santi che si trovano nella posizione in cui si trovava Lot quando viveva nella città di Sodoma (Genesi 19). È un luogo in cui il popolo di Dio non dovrebbe trovarsi, un luogo sull’orlo della distruzione.

c. Uscite da essa: La chiamata a lasciare Babilonia e la mondanità che essa rappresenta è un tema che si ripete spesso nelle Scritture.

i. Partite, partite, uscite di là, non toccate nulla d’impuro! Uscite di mezzo a lei, purificatevi, voi che portate i vasi dell’Eterno! (Isaia 52:11)

ii. Fuggite di mezzo a Babilonia e salvi ognuno la propria vita. (Geremia 51:6)

iii. Uscite di mezzo ad essa, o popolo mio, e salvi ciascuno la propria vita davanti all’ardente ira dell’Eterno. (Geremia 51:45)

iv. Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c’è tra la giustizia e l’iniquità? (2 Corinzi 6:14)

v. E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele. (Efesini 5:11)

d. Perché i suoi peccati si sono accumulati e sono giunti fino al cielo: I peccati della Babilonia commerciale si sono ammassati l’uno sopra l’altro fino a formare una torre: la torre di Babele.

e. Dio si è ricordato delle sue iniquità: Questo è il destino del mondo materialistico, ma ai credenti Dio dice: Non mi ricorderò più dei loro peccati (Ebrei 8:12).

5. (6-8) Chiamata per coloro che eseguiranno il giudizio su Babilonia.

«Rendete ciò che essa ha fatto a voi, anzi rendetele il doppio secondo le sue opere; nella coppa in cui ha versato, versatele il doppio. Nella misura che essa ha glorificato se stessa e ha vissuto nelle delizie, nella stessa misura datele tormento e cordoglio, poiché essa dice in cuor suo: “Io seggo come regina, non sono vedova e non vedrò mai cordoglio”. Per questo, in uno stesso giorno, verranno le sue piaghe: morte, cordoglio e fame, e sarà interamente consumata col fuoco, poiché potente è il Signore Dio che la giudicherà».

a. Rendete ciò che essa ha fatto a voi: La parola in greco antico usata per rendete (apodidomi) significa letteralmente “pagare un debito” o “restituire ciò che è dovuto”. Dio darà a Babilonia esattamente ciò che si merita.

b. Rendetele il doppio secondo le sue opere… versatele il doppio: Nell’Antico Testamento era richiesta una doppia restituzione in caso di furto (Esodo 22:4-9). Questo illustra forse il modo in cui Babilonia ha ottenuto le proprie ricchezze: mediante accordi disonesti.

c. Rendetele il doppio secondo le sue opere: Questo passo presenta un peccato triplice. Primo, l’intemperanza (ha vissuto nelle delizie).Secondo, l’orgoglio (ha glorificato se stessa… seggo come regina).Terzo, il sottrarsi alla sofferenza (non sono vedova e non vedrò mai cordoglio). Queste sono tutte caratteristiche della mondanità e del materialismo.

d. Per questo, in uno stesso giorno, verranno le sue piaghe: La distruzione della Babilonia commerciale sopraggiungerà in maniera improvvisa e totale (interamente consumata col fuoco).

B. Lamento per la Babilonia commerciale.

1. (9-10) Lamento dei re.

E i re della terra, che hanno fornicato e sono vissuti nelle delizie con lei, la piangeranno e faranno lamento per lei, quando vedranno il fumo del suo incendio; essi se ne staranno lontani per timore del suo tormento e diranno: «Ahi! Ahi! Babilonia, la grande città, la potente città, perché il tuo giudizio è venuto in un momento!».

a. Se ne staranno lontani per timore del suo tormento: Il calore e il fumo del suo incendio sono talmente intensi che questi re devono starsene lontani. Alcuni ritengono che questo sia probabilmente indicativo del fatto che verranno usate armi nucleari nel giudizio contro questi centri economici.

i. “Se si debba intendere la distruzione letterale della città di Roma mediante il fuoco, è sicuramente dubbio, considerando il carattere mistico dell’intera profezia.” (Alford)

b. Ahi! Ahi! Babilonia, la grande città, la potente città: “Con un tocco di cupo umorismo li dipinge come se si trovassero a distanza di sicurezza dalle fiamme e si accontentassero di oziosi lamenti.” (Swete)

2. (11-17a) Lamento dei mercanti.

Anche i mercanti della terra piangeranno e si lamenteranno per lei, perché nessuno compera più le loro merci: merci d’oro e d’argento, di pietre preziose e di perle, di bisso e di porpora, di seta e di scarlatto, e ogni sorta di legno profumato, ogni specie di oggetti d’avorio e di legno preziosissimo, di bronzo, di ferro e di marmo, e cinnamomo, profumi, olii odorosi, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, pecore, cavalli, carri, corpi e anime umane. I frutti che la tua anima tanto desiderava si sono allontanati da te, e tutte le cose ricche e splendide si sono allontanate da te e tu non le troverai mai più. I mercanti di queste cose, che erano stati arricchiti da lei, se ne staranno lontani per timore del suo tormento, e piangeranno e si lamenteranno, dicendo: «Ahi! Ahi! La grande città che era vestita di bisso, di porpora e di scarlatto, e adorna d’oro e di pietre preziose e di perle. Una così grande ricchezza è stata distrutta in un momento!».

a. Merci d’oro e d’argento: Questo lungo elenco non ha bisogno di molte spiegazioni, se non quella di notare che si tratta solo di lussi e non di necessità. È evidente che il lutto deriva da un interesse personale: perché nessuno compera più le loro merci.

i. “L’immagine complessiva è quella di un completo abbandono alle ricchezze di questo mondo e di un completo disprezzo del Dio che le ha donate.” (Walvoord)

b. Corpi e anime umane: I profitti della Babilonia commerciale sono il risultato dello sfruttamento crudele degli altri. Hanno venduto corpi e anime umane. Quest’idea ha molte applicazioni, nessuna delle quali è meno importante dell’odierna diffusione del traffico di esseri umani, della prostituzione e della pornografia.

c. Tu non le troverai mai più: Coloro che hanno vissuto per lo sfarzo della Babilonia commerciale saranno tormentati dall’eterna assenza di tale sfarzo: tu non le troverai mai più. In definitiva, l’inferno sarà un luogo di desideri insoddisfatti.

3. (17b-19) Lamento dei capitani di mare.

Tutti i capitani, tutti i passeggeri e i naviganti e tutti quanti commerciano per mare se ne staranno da lontano e, vedendo il fumo del suo incendio, grideranno: «Quale città era simile alla grande città?». E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangendo e lamentandosi, dicendo: «Ahi! Ahi! La grande città in cui tutti coloro che avevano navi sul mare si erano arricchiti della sua magnificenza, perché è stata devastata in un momento!».

a. Ahi! Ahi! La grande città in cui tutti coloro che avevano navi sul mare si erano arricchiti della sua magnificenza: Come già visto, non c’è bisogno di grandi commenti, se non quello di notare che la loro tristezza per la caduta della Babilonia commerciale è di natura egoistica.

4. (20) Chiamata per i cieli e per il popolo di Dio: rallegratevi!

«Rallegrati su di essa, o cielo, e voi santi apostoli e profeti perché Dio, giudicandola, vi ha fatto giustizia».

a. Rallegrati su di essa: Il popolo di Dio dovrebbe rallegrarsi quando arriva il giudizio? Sì, ma non ci rallegriamo per la distruzione a causa del giudizio. Piuttosto, ci rallegriamo per il giusto risultato che il giudizio di Dio porta con sé.

C. Conclusione: la campana a morto per Babilonia commerciale.

1. (21) Un angelo mostra visivamente la caduta di Babilonia.

Poi un angelo potente sollevò una pietra dalle dimensioni di una grossa macina e la gettò nel mare, dicendo: «Con lo stesso impeto sarà scagliata Babilonia la grande città, e non sarà più ritrovata».

a. Un angelo potente sollevò una pietra dalle dimensioni di una grossa macina e la gettò nel mare: Questo ricorda le istruzioni di Geremia a Seraiah di legare una pietra a un testo di Geremia e di gettarla nell’Eufrate. Così affonderà Babilonia e non si rialzerà più dalla calamità che farò venire su di lei; ed essi saranno esausti (Geremia 51:61-64).

i. Ci ricorda però anche ciò Gesù disse in Matteo 18:6: Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d’asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare. Questo versetto si applica a Babilonia in Apocalisse 18, perché lei ha indotto altri a peccare. È una cosa terribile peccare per sé stessi; lo è ancora di più indurre altri al peccato.

b. Sarà scagliata Babilonia la grande città, e non sarà più ritrovata: Un giorno il sistema di questo mondo cadrà, proprio come una grande macina cade in fondo al mare.

i. Questa caduta ci danneggerà? Saremo danneggiati solo nella misura in cui ci lasceremo coinvolgere dalla mentalità del materialismo e della mondanità della Babilonia commerciale.

2. (22-23) Babilonia è abbandonata alla desolazione e all’impotenza.

«E non si udrà più in te il suono degli arpisti, dei musicisti e dei suonatori di flauto e di tromba, non si troverà più in te alcun esperto di qualsiasi arte, e non si udrà più in te rumore di macina. In te non brillerà più luce di lampada e non si udrà più in te voce di sposo e di sposa, perché i tuoi mercanti erano i magnati della terra e perché tutte le genti sono state sedotte dalle tue malìe.

a. Non si udrà… non si troverà più… non si udrà più in te… in te non brillerà più: Con un linguaggio grafico e poetico, Giovanni descrive il modo in cui avranno fine l’industria e il commercio di Babilonia.

b. Perché tutte le genti sono state sedotte dalle tue malìe: Malìe (magie) traduce il greco pharmakia, che significa “preparare farmaci o droghe”. Il richiamo della Babilonia commerciale è come la tossicodipendenza, alimentata da pubblicità ingannevole.

3. (24) Il motivo ultimo del giudizio commerciale di Babilonia: ha ucciso i profeti e i santi.

«E in essa è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti coloro che sono stati uccisi sulla terra».

a. Il sangue dei profeti e dei santi e di tutti coloro che sono stati uccisi sulla terra: La portata di tale accusa indica che questa grande città è simbolo del sistema mondiale in generale. Letteralmente parlando, non esiste alcuna città che sia totalmente responsabile di tutti coloro che sono stati uccisi sulla terra.

b. In essa è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi: Dio considera la persecuzione del Suo popolo come un attacco personale. Chi attacca il Suo popolo attacca in realtà Lui.

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