Se uno infatti venisse a voi predicando un altro Gesù che noi non abbiamo predicato, o se voi riceveste un altro spirito che non avete ricevuto, o un altro evangelo che non avete accettato, ben lo sopportereste. (2 Corinzi 11:4)
La santa gelosia di Paolo (2 Corinzi 11:2) fu offesa dal fatto che alcuni credenti di Corinto fossero sedotti da una falsa comprensione di ciò che significava il ministero cristiano e l’essere apostolo.
Molti cristiani di Corinto non ammiravano le credenziali apostoliche di Paolo perché pensavano in modo mondano, non avendo la mente di Gesù. A loro non piaceva l’apparente debolezza e l’aspetto insignificante di Paolo. Le loro menti venivano corrotte della semplicità della fede che si trovava in Gesù Cristo.
Era importante che i cristiani di Corinto comprendessero e avessero fiducia nelle credenziali apostoliche di Paolo perché egli sapeva che erano attratti da falsi apostoli che predicavano un altro Gesù.
I disturbatori tra i cristiani di Corinto che fomentarono la contesa contro Paolo non si limitarono ad attaccarlo; attaccarono anche il vero Gesù predicando un altro Gesù. Chi era questo “altro Gesù”? A causa del modo in cui i cristiani di Corinto disprezzavano l’immagine di debolezza e di aspetto insignificante di Paolo, il falso Gesù promosso tra loro era probabilmente uno che non conosceva debolezza, persecuzione, umiliazione, sofferenza o morte. Questo “super Gesù” era un altro Gesù, non il vero Gesù, e un altro Gesù non è reale e non può salvare.
Il Gesù diverso che Paolo e altri fedeli avevano predicato proveniva da un altro spirito e presentava un altro vangelo. Questo era l’errore pericoloso, perfino spiritualmente mortale, contro il quale Paolo aveva messo in guardia a i cristiani in Galazia (Galati 1:8-9). In Galati 1, Paolo spiega che coloro che predicano un altro vangelo dovrebbero essere maledetti da Dio.
Paolo descrisse questo predicatore di “un altro vangelo” come colui che viene a voi. Questo li metteva in contrasto con i veri apostoli di Dio. Un apostolo è “colui che è inviato”. Questi disturbatori erano l’opposto degli apostoli. Di loro si potrebbe dire: colui che viene a voi. Di un apostolo si direbbe “colui che è inviato” da Dio. Questi falsi apostoli erano semplicemente venuti; non sono stati realmente inviati da Dio.
Il problema non era tanto che questi falsi insegnanti fossero arrivati tra i cristiani di Corinto. Il problema più significativo era che i cristiani di Corinto li sopportavano quando avrebbero dovuto respingerli e mandarli via. Questi falsi insegnanti esercitavano una cattiva influenza ed erano accettati tra i credenti di Corinto.
La chiesa oggi ha lo stesso problema. Non sorprende che oggi ci siano falsi insegnanti nella chiesa; il problema è che la chiesa li sopporta e li abbraccia. I cristiani di questa generazione dovranno rispondere a Gesù della loro mancanza di discernimento nei confronti di falsi insegnanti e leader accettati e promossi dalla chiesa.
Non sopportare coloro che predicano con uno spirito diverso da quello di Gesù, presentando un vangelo diverso da quello presentato dal Nuovo Testamento.